Il mondo della moda, è risaputo, viaggia a stretto contatto con i cambiamenti sociali, con uno sguardo attento ai trends più in voga. Non potrebbe essere altrimenti: il fashion design non è altro che lo specchio della società, il riflesso del nostro modo di fare e di vivere.
A tal proposito, non è un caso che le principali case di moda, spinte anche dalle proteste degli ambientalisti, abbiano rivoluzionato parte delle loro collezioni dando vita a capi innovativi, realizzati con materiali sostenibili e riciclati.
Alcuni brand, in particolare, si stanno specializzando nella concezione di capi rispecchianti le esigenze in materia di clima. Viviamo in un’epoca di incertezza, specialmente dal punto di vista dei cambiamenti climatici, e i designer più attenti, in questo caso legati al marchio CP Company, non si sono lasciati sfuggire l’opportunità di creare (o, meglio, rinnovare) un capo particolare, legato ai tempi che corrono. Stiamo parlando della giacca Metropolis, elemento di punta della collezione autunno-inverno 2020/2021 del brand italiano.
C.P. Company e il progetto “Next Landscape”
CP Company, nata Chester Perry, è stata fondata dallo stilista Massimo Osti tra gli anni ’70 e ’80 del secolo scorso. Sin dal principio, il marchio si è contraddistinto per la grande attenzione rivolta alla sperimentazione, una peculiarità che ha fatto la fortuna del brand.
La giacca Metropolis, da questo punto di vista, è un esempio lampante della politica estetica adottata da CP Company. Già esistente in un’altra linea compositiva, la Metropolis è stata appositamente riprogettata per far fronte ai cambiamenti climatici, nonché all’esigenza di adattarsi ai bisogni del mondo contemporaneo.
Il capo rientra nell’ambito del progetto “Next Landscape”, riguardante le problematiche ambientali e le caratteristiche estetiche del “mondo che verrà”. Quale sarà l’aspetto del mondo di domani? Quali saranno i paesaggi che caratterizzeranno il nostro pianeta? E da quali climi saranno investiti gli ecosistemi della Terra? Difficile prevederlo, pur vantando tutti gli strumenti analitici per elaborare modelli validi e plausibili.
Una certezza, però, c’è. E riguarda il cambiamento costante del clima terrestre. Le attività intensive dell’uomo, associate al forte inquinamento atmosferico, stanno provocando il collasso del pianeta, tanto da rendere il clima sempre più imprevedibile.
Il progetto Next Landscape si inserisce proprio in questo frangente. L’obiettivo della moda, da qui in avanti, dovrà essere quello di offrire capi d’abbigliamento in grado di adattarsi ai cambiamenti climatici, facendo affidamento su materiali innovativi e rispettosi dell’ambiente.
Giacca Metropolis: Dyneema, il materiale di nuova concezione
Venendo alle caratteristiche della giacca, confluita all’interno della celebre collezione “Urban Protection” (comprendente altri capi legati al mondo della moda sostenibile), la Metropolis è stata profondamente rinnovata dal punto di vista dei materiali. L’indumento, infatti, vanta un nuovo telaio in Dyneema, un materiale concepito appositamente dall’azienda (e depositato in qualità di prodotto originale).
Il Dyneema non è altro che una fibra sintetica particolarmente resistente alle intemperie. La sua peculiarità è anche quella di offrire un eccezionale rapporto resistenza/peso, a testimonianza della cura dei dettagli impressa dal brand.
Gli innesti della giacca
La giacca Metropolis, dunque, dispone di un telaio estremamente innovativo, contraddistinto da una notevole leggerezza associata a un’ottima resistenza strutturale. Oltre a ciò, il tessuto è combinato anche con un particolare sistema di tasche, innesti tipici dei capi d’abbigliamento del brand.
L’outfit della giacca è completo anche da una maschera apposita, perfettamente regolabile al cranio dell’indossatore e utile per proteggersi dal freddo in caso di intemperie.
Il lancio del progetto Next Landscape è stato arricchito anche dalla presenza di James Massiah, musicista e poeta impegnato in una performance multimediale incentrata sull’ambiente.
La Metropolis potrebbe essere soltanto uno dei primi capi che CP Company potrebbe lanciare nella sua collezione dedicata ai cambiamenti climatici (e allo sforzo della moda di adattarsi ai nuovi paesaggi). In futuro, dunque, è probabile che il catalogo di Next Landscape possa ampliarsi ulteriormente.
Fonte: Esquire
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