Quando ti nasce un figlio non sai mai chi ti metti in casa.
(Achille Campanile, attribuito)
Tutto sarebbe tanto più semplice se nascessimo con le istruzioni per l’uso e la data di scadenza.
(Alessandro Morandotti, Le minime di Morandotti, 1979-1980)
Che delitto abbiamo commesso per meritare di nascere?
(Alphonse de Lamartine, Disperazione, Meditazioni poetiche, 1820)
Nascita. La prima e la più atroce di tutte le calamità. Le sue modalità possono essere svariate: Castore e Polluce nacquero da un uovo, Pallade da un cranio, Galatea da un blocco di marmo, Perisilio, scrittore del decimo secolo, asserisce di essere spuntato dalla terra nel punto in cui un prete aveva versato acqua benedetta, mentre è noto che Arimasso è sorto da un buco del terreno provocato da un fulmine. Leucomedonte era figlio di una caverna dell’Etna, e io stesso ho visto un uomo venir fuori da una cantina.
(Ambrose Bierce, Il Dizionario del Diavolo, 1911)
Del nascere e del perire i Greci non hanno una giusta concezione, perché nessuna cosa nasce né perisce, ma da cose esistenti [ogni cosa] si compone e si separa. E così dovrebbero propriamente chiamare il nascere comporsi, il perire separarsi.
(Anassagora, Frammenti, V secolo a.C.)
Nei certificati di nascita è scritto dove e quando un uomo viene al mondo, ma non vi è specificato il motivo e lo scopo.
(Anton Čechov)
La tua nascita è un errore a cui cercherai di riparare per tutta la vita.
(Chuck Palahniuk, Invisible Monsters, 1999)
La durata della vita è al primo posto tra le domande a proposito degli avvenimenti dopo la nascita.
(Claudio Tolomeo, Tetrabiblos, II secolo)
La nostra nascita non è altro che l’inizio della nostra morte.
(Edward Young, Pensieri notturni, 1742-1745)
Al contrario di Giobbe, non ho maledetto il giorno della mia nascita. Ma in compenso ho colmato di maledizioni tutti gli altri giorni.
(Emil Cioran, L’inconveniente di essere nati, 1973)
Le tre del mattino. Percepisco questo secondo, e poi quest’altro, faccio il bilancio di ogni minuto. Perché tutto questo? – Perché sono nato. È da un tipo speciale di veglia che deriva la messa in discussione della nascita.
(Emil Cioran, L’inconveniente di essere nati, 1973)
Ma un’altra cosa ti dirò: non vi è nascita di nessuna delle cose mortali, né fine alcuna di morte funesta, ma solo c’è mescolanza e separazione di cose mescolate, ma il nome di nascita, per queste cose, è usato dagli uomini.
(Empedocle, Frammento, DK 31 B 8)
Se ognuno potesse scegliere il luogo della propria nascita, certi paesi sarebbero completamente disabitati.
(Eric Linklater, Love in Albania, 1949)
Gli esseri umani non nascono sempre il giorno in cui le loro madri li danno alla luce, ma che la vita li costringe ancora molte altre volte a partorirsi da sé.
(Gabriel García Márquez, L’amore ai tempi del colera, 1985)
Non v’è rimedio per la nascita e la morte salvo godersi l’intervallo.
(George Santayana, Soliloqui in Inghilterra, 1922)
Conviene, a chi nasce, molta oculatezza nella scelta del luogo, dell’anno, dei genitori.
(Gesualdo Bufalino, Pensieri a perdere)
Irresponsabile della mia nascita, ho un alibi di ferro: non c’ero.
(Gesualdo Bufalino, Bluff di parole, 1994)
Nascere è umano, perseverare è diabolico.
(Gesualdo Bufalino, Il malpensante, 1987)
Nasce l’uomo a fatica, / ed è rischio di morte il nascimento. / Prova pena e tormento / per prima cosa; e in sul principio stesso / la madre e il genitore / il prende a consolar dell’esser nato.
(Giacomo Leopardi, Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, XXIII)
Il momento più importante della vita sono i primi cinque minuti: da come ti sorride l’infermiera, lo capisci subito se sei nato figlio di papà.
(Gianni Monduzzi, Orgasmo e pregiudizio, 1997)
Covato nel ventre della mamma, allattato al suo seno: come fa poi un individuo a essere normale?
(Gianni Monduzzi, Salire al cielo fermando le donne in ascensore, 2004)
Nasci come un fagiolo, con l’ombelico al posto del picciolo. Se giri gli occhi a esaminare il parto, ti viene il sospetto che la vita sarà un’esperienza disumana. Quando poi scopri il modo in cui sei stato concepito dubiti anche del fatto che sarà una cosa seria.
(Gianni Monduzzi, Salire al cielo fermando le donne in ascensore, 2004)
Come vedete, non importa nascere in un pollaio… quando si ha poi la fortuna di diventare un cigno.
(Hans Christian Andersen, Il brutto anatroccolo, 1843)
Il bambino più fortunato è quello che non nasce.
(Isaac Bashevis Singer, L’ombra di una culla, 1961)
Ci sono tre eventi nell’esistenza di un uomo: la nascita, la vita e la morte; e l’uomo non sa di nascere, muore soffrendo, e si dimentica di vivere.
(Jean de La Bruyère, I caratteri, 1688)
Noi nasciamo, per così dire, due volte: l’una per esistere, l’altra per vivere; l’una per la specie, l’altra per il sesso.
(Jean-Jacques Rousseau, Emilio o dell’educazione, 1762)
Mi piace pensare che il giorno della vostra nascita avete ricevuto in regalo il mondo.
(Leo Buscaglia, Vivere, amare, capirsi, 1982)
Non sapere che cosa sia accaduto prima della tua nascita, sarebbe per te come restare per sempre un bambino.
(Marco Tullio Cicerone, Oratore, 46 a.C.)
Nascere, piccolo, è cadere nel tempo.
(Marina Ivanovna Cvetaeva, La sibilla al bambino, 1923)
I due giorni più importanti nella tua vita sono il giorno in cui nasci e il giorno in cui scopri il perché sei nato.
(Mark Twain, attribuito)
Perché ci rallegriamo a una nascita e ci addoloriamo a un funerale? Perché non siamo noi la persona in questione.
(Mark Twain, Wilson lo svitato, 1894)
Nasciamo, viviamo, moriamo. A volte non necessariamente in questo ordine.
(Meredith Grey [Ellen Pompeo], Serie televisiva: Grey’s Anatomy, quinta stagione – Episodio 7, Sollevarsi)
Poiché la maggior colpa dell’uomo è l’esser nato.
(Pedro Calderón de la Barca, La vita è un sogno, 1635)
L’uomo nasce dalla donna e tutta la vita cerca di rientrarvi.
(Pino Caruso, Ho dei pensieri che non condivido, 2009)
Ogni cosa che nasce ha da altro la causa del proprio nascere, ovvero nulla nasce senza causa.
(Porfirio, Sentenze, IX)
Nell’uomo avviene una doppia nascita: una prima volta nel grembo materno e una seconda volta nella libertà: l’uomo nasce una volta per sé e una volta insieme con gli altri.
(Rabindranath Tagore, da Il nido dell’amore. Riflessioni per una vita serena, 1998)
Nasciamo, per così dire, provvisoriamente, da qualche parte; soltanto a poco a poco andiamo componendo in noi il luogo della nostra origine, per nascervi dopo, e ogni giorno più definitivamente.
(Rainer Maria Rilke, Lettere milanesi, 1958, postumo)
Se Dio esiste, ed è giustizia infinita, non può non averci chiesto il permesso di farci nascere.
(Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983)
Dal momento della nascita l’uomo beneficia dell’assistenza di un angelo.
(San Tommaso D’Aquino, Somma teologica, 1265-1273)
Il bello di mettere tempo tra la nascita di un figlio e il successivo, giace nel fatto che i genitori hanno il tempo per imparare dagli sbagli fatti con i più grandi, e ciò permette loro di compiere gli errori opposti con i più piccoli.
(Sydney J. Harris, Leaving the Surface, 1968)
La miglior cosa per gli uomini di questa terra è non essere nati e non vedere la luce del sole; ma se son nati, allora quanto più presto possibile valicare le porte dell’Ade e giacere profondamente sepolti.
(Teognide, Elegie, V secolo a.C.)
Si nasce sudici e se si vuole rinascere ci si deve buttare nel pozzo, nel fango e sporcare. Allora si può tornare alla luce.
(Thomas Mann, da Il libro degli aforismi. Le più belle frasi d’autore, 2011)
Nascita, e copula, e morte, / tutto qui, tutto qui, tutto qui, / nascita, e copula, e morte. / E se tiri le somme, è tutto qui.
(Thomas Stearns Eliot, Frammento di un agone, 1922)
Prega per noi ora e nell’ora della nostra nascita.
(Thomas Stearns Eliot, Animula, 1929)
Cosa vuol dire la nascita? Caro dottore, quello che conta è la crescita, e quella là modestamente ha fatto una crescita….UUUHHH!
(Totò, Film: Totò a Parigi, 1958)
Si nasce sempre sotto il segno sbagliato e stare al mondo in modo dignitoso vuol dire correggere giorno per giorno il proprio oroscopo.
(Umberto Eco, Il pendolo di Foucault, 1988)
Il nascere, come il vincere, è contro gentilezza. E la pietà di chi soggiace spezza il cuore.
(Umberto Saba, Settima fuga, in Preludio e fughe, 1928-1929)