Frasi celebri, citazioni e aforismi sul PASSATO
Chiunque tu sia stato e ovunque tu abbia vissuto, non puoi liberartene: il passato sale in macchina con te e ci rimane. La meta e il successo del viaggio dipendono da chi guida. Quanti musicisti, perdendo il contatto con le proprie radici, avevano smarrito la bussola e visto la loro arte diventare anemica e ondivaga?
(Bruce Springsteen, Born to Run)
Credere che il passato possa ritornare è una necessità della mente umana, la quale, non istando mai nel presente e ignorando l’avvenire, ne cerca uno che somigli al passato.
(Giovan Battista Niccolini)
D’altra parte, ogni epoca interroga il passato con la richiesta di una risposta utile al presente, o in ogni caso consonante con lo spirito del tempo.
(Walter Barberis)
Di tutte le leggi della vita quella dell’oblio è la più triste sebbene sia la più necessaria. Ma ciò che si può salvare, salviamolo. Ognuno porta in sé questo segreto giardino del passato, sempre verde perché la vita, scorrendo, lo abbevera delle sue linfe e lo fa rivivere e confondersi nel presente. Noi talvolta ci affanniamo a sotterrarlo nell’oblio perché abbiamo paura del passato come di un grande spettro doloroso. Lasciamolo invece venire liberamente a noi e non ci farà più paura perché lo vedremo intessuto degli stessi elementi dei quali si compongono i nostri giorni presenti. E amiamolo perché è vita, com’è vita l’oggi, come sarà vita il domani. Se, a dirla con Shakespeare, noi siamo fatti della medesima stoffa dei nostri sogni, si può bene affermare che i nostri sogni son fatti della medesima stoffa dei nostri rimpianti.
(Enrichetta Carafa Capecelatro)
Difficile operazione ricordare, rileggere e raccontare il proprio passato, il mondo di ieri nel quale abbiamo vissuto. Operazione in cui si corre non solo il rischio della nostalgia, quanto quello di rendere idilliaco ciò che in realtà non lo era affatto: rischio ancor più facile se il nostro passato si situa in un mondo un po’ perduto, come quello della cultura contadina, e se i ricordi risalgono a un’età precedente quella della maturità. Eppure resto convinto della verità di un detto della mia terra: Ël pan ed sèira, l’è bon admàn “Il pane di ieri è buono domani”…
(Enzo Bianchi)
È un prodigio: l’attimo, in un lampo è presente, in un lampo è passato, prima un niente, dopo un niente, ma tuttavia torna come fantasma e turba la pace di un istante successivo. Continuamente si stacca un foglio dal rotolo del tempo, cade, vola via – e improvvisamente rivola indietro, in grembo all’uomo. Allora l’uomo dice “Mi ricordo”. (Friedrich Nietzsche)
Forte sarebbe colui che potesse dopo un fatto grande distruggere d’un colpo ogni vestigia del passato.
(Carlo Maria Franzero)
Fortunati coloro che si assorbono quasi per egoismo nell’avvenire e vivono per sé e di ciò che li circonda, e non si curvano su se stessi a perscrutarsi nelle sfumature dei sentimenti e nella contemplazione del passato!
(Carlo Maria Franzero)
Il mio passato è una malattia contratta nell’infanzia. Perciò ho deciso di capire come. Questo referto, dunque, non vuole essere un teatro anatomico, piuttosto un susseguirsi di fotogrammi, dove quello che conta è il flusso dell’immagine, il corpo sgusciante che vibra sotto di me, la sua forma mutante tra le forme: vasi sanguigni, conchiglie di molluschi, cellette d’api, snodi autostradali, pelvi di uccelli, cristalli e filettature aerodinamiche. Non c’è trama, ma trauma: un esercizio di patopatia. Non c’è teoria, ma racconto di piccole catastrofi, giocate dentro gli spazi interstellari della carne.
(Valerio Magrelli)
Il passato è il luogo dove abitano le cause, vale a dire i colpevoli. Per questo i colpevoli insistono tanto sull’inutilità del passato. Vogliono un mondo senza colpevoli ma quando la cosa risulta impossibile, quando il passato resuscita la colpa, i colpevoli tornano a uccidere, tornano ad essere quello che sono sempre stati. Assassini.
(Manuel Vázquez Montalbán)