Lo smartphone è oggi lo strumento elettronico più comune e di cui facciamo largo uso, il device di cui non riusciremmo a fare a meno. È quindi fondamentale avere bene in mente le caratteristiche che richieste al proprio telefono, monitorarne l’efficienza e capire quando è il momento di sostituirlo e quando quello di tenerlo e come far ricorso agli stratagemmi più intelligenti per mantenere il device in salute più a lungo.
Questa guida vi mostrerà quali sono gli apparecchi e i modelli che durano di più a lungo, mantenendo sempre alte le performance, come riconoscere l’obsolescenza programmata negli smartphone e, soprattutto, quali sono i segnali che possono essere ignorati quando il cellullare è oramai da sostituire.
Quali smartphone durano di più
Una delle prime caratteristiche da tenere d’occhio, in termini di usabilità, è l’autonomia dello smartphone; la capacità della batteria è infatti un fattore importante durante la scelta dello smartphone che possa durare più a lungo, le migliori hanno in genere più di 4000 mph.
Altra considerazione riguarda il design, il peso e le dimensioni: possedere uno smartphone significa maneggiarlo più volte durante la giornata e per questo deve essere adatto all’uso. Per quanto riguarda i dettagli tecnici, ciò che non può passare inosservato è lo schermo: tra le tecnologie più avanzate oggi è possibile scegliere gli schermi AMOLED, display vividi e luminosi in grado di garantire prestazioni eccezionali sia in termini di produttività che di gaming. Infine, l’efficienza di uno smartphone proviene dal suo hardware.
Tra i modelli smartphone che sono sinonimo di garanzia e durata, ci sono quelli della galassia Samsung, improntati già verso il futuro con la potenza del 5G, sono imbattibili per rapporto qualità/prezzo/durata. Inoltre, l’ecosistema Samsung garantisce un servizio clienti con tanti canali di contatto e sempre disponibile per ogni tipo di informazione riguardo i suoi prodotti tradizionalmente innovativi, creativi e produttivi a lungo.
Obsolescenza programmata negli smartphone
L’obsolescenza programmata nei device elettronici è qualcosa di cui si è parlato molto, si tratta di una politica di tipo industriale che mira a decidere il ciclo di vita di un apparecchio digitale, creato affinché abbia un tempo vitale limitato stabilito dalla casa madre. Ne esistono di due tipi: quella reale e quella percepita.
L’obsolescenza di tipo reale rende lo smartphone praticamente inutilizzabile o ne altera di diversi gradi le prestazioni e la funzionalità. La ditta proprietaria applica nella costruzione dei propri apparecchi una politica commerciale che ne riduce nel tempo le prestazioni per indurre i consumatori ad acquistare un prodotto nuovo oppure rende svantaggioso ripararli nel momento in cui scade la garanzia; quella percepita è indotta dalla pubblicità che mira a far apparire un prodotto vecchio e inferiore al modello successivo; qui è possibile trovare maggiori informazioni.
Esistono diversi accorgimenti, piccoli trucchi, che possono aiutare il proprietario di uno smartphone a ritardarne l’obsolescenza programmata come per esempio avvalersi delle leggi a tutela del consumatore, usare la garanzia che viene rilasciata all’acquisto, ricaricarlo in modalità aereo o utilizzarlo, una volta divenuto non più perfomante, per altri utilizzi: come device per ascoltare la musica o come gps.
Segnali che potrebbe essere l’ora di cambiare cellulare
Sono molti coloro che ritardano l’acquisto di un nuovo smartphone il più possibile, ma in alcuni casi si ha bisogno di un modello più avanzato; saper cogliere i segnali di invecchiamento del device è importante per restare sempre al passo con la tecnologia senza restare invischiati nel marketing.
Uno dei primi segnali è la poca reattività dello smartphone ai comandi, la lentezza con cui si aprono le app è sempre un segnale che la tecnologia si è così evoluta da non girare più perfettamente con il vecchio modello e che le sue caratteristiche interne hanno cominciato a subire il deterioramento del tempo.
Anche lo spazio non sufficiente vi dirà che è tempo di cambiare: uno spazio fattosi insufficiente per far aprire le app e mantenere i vosti ricordi è di sicuro un incomodo che rallenterà ulteriormente il funzionamento dell’apparecchio e risulterà davvero estremamente scomodo per chi lo utilizza che dovrà di volta in volta scegliere cosa cancellare.
Tra i problemi più comuni di uno smartphone ormai obsoleto vi è la durata della batteria: una batteria che si scarica velocemente impedendo un utilizzo confortevole dell’apparecchio è un indice chiaro che dovrete pensare ad acquistare un modello nuovo e soprattutto performante.