Statisticamente parlando la cataratta è una delle cause di diminuzione visiva più diffuse. In genere si manifesta in tarda età, anche se non è raro trovare persone con la cataratta a soli sessanta anni. Tale patologia può essere diagnosticata con una semplice visita oculistica e ci sono vari rimedi per poter intervenire. Prima di arrivare all’intervento, però, è fondamentale prestare attenzione ai sintomi onde evitare una eccessiva opacità del cristallino.
I sintomi più comuni della cataratta sono la vista sfocata, annebbiata, problemi agli occhi quando si è esposti a fonti di luce intensa (ad esempio fari di una macchina o di un lampione), visione doppia di un oggetto, necessità di cambiare spesso gli occhiali da vista. Ovviamente questi sintomi possono indicare anche altre patologie legate agli occhi, tuttavia, in ogni caso, è bene non sottovalutarle.
Formazione della cataratta
Cos’è la cataratta? Essa è un processo di progressiva opacizzazione del cristallino degli occhi che comporta la riduzione della visibilità. Il cristallino è sostanzialmente una lente naturale presente nell’occhio che permette alle persone di mettere a fuoco le immagini sulla retina. Qualora il cristallino dovesse diventare opaco, così come le foto scattate con una macchina fotografica con la lente sporca risultano essere opache e di scarsa qualità, anche le immagini impresse sulla retina saranno opache e poco definite.
Gli esperti distinguono ben tre tipologie di cataratta: la cataratta nucleare che colpisce la parte centrale del cristallino, la cataratta sottocapsulare che colpisce esclusivamente la parte posteriore del cristallino e la cataratta corticale che colpisce la cosiddetta parte esterna del cristallino.
Come curare la cataratta
In genere nella fase iniziale dell’insorgenza della patologia, potrebbe essere sufficiente cambiare in modo frequente gli occhiali da vista o aumentare l’illuminazione della propria casa o del proprio ufficio. Se questi meri accorgimenti non dovessero essere sufficienti, è necessario intervenire in modo chirurgico, ad oggi infatti questo è l’unico trattamento efficace per superare il problema. Il chirurgo, con un intervento ormai divenuto di routine, rimuove il cristallino divenuto ormai opaco e lo sostituisce con uno trasparente creato in laboratorio. Generalmente la cataratta va operata quando determina una rilevante alterazione della vista che interferisce in modo significativo sulle attività del soggetto. Inoltre, se la cataratta dovesse essere presente in tutt’e due gli occhi, il chirurgo non le asporterà mai entrambe nella stessa operazione, è tenuto invece a rimuovere prima la cataratta che causa più problematiche al paziente e successivamente l’altra.
Quando la vista ritorna normale dopo l’operazione
Subito dopo l’intervento di rimozione del cristallino, il soggetto nota un netto miglioramento della qualità della vista anche se dopo un po’ potrebbe risultare ancora leggermente annebbiata. In genere dopo un paio di giorni, a seconda delle caratteristiche dell’occhio, la vista ritorna ad essere perfetta ed i colori potranno essere nuovamente percepiti al meglio. Inoltre, una volta effettuata l’operazione chirurgica, viene eliminata ogni possibilità di riformazione della cataratta, anche se non è possibile escludere la cosiddetta cataratta secondaria causata dall’offuscamento della capsula posteriore su cui poggia la lente intraoculare installata dal chirurgo durante l’operazione.
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