La vita di Renzo Arbore, il primo dj italiano
Definire Renzo Arbore è praticamente impossibile: cabarettista, musicista, clarinettista, attore, cantamte, disc jokey, speaker….nei suoi 82 anni di vita ha fatto praticamente tutto all’interno del mondo dello spettacolo.
Cresciuto tra Foggia e Napoli, si laurea in Giurisprudenza nella città partenopea. La laurea però viene messa nel cassetto, in favore di una gloriosa carriera nel mondo delle spettacolo. Celebre il sodalizio artistico con un altro pilastro radio-televisivo italiano, Gianni Boncompagni, assieme al quale dà vita a moltissimi programmi entrati nella storia della tv. Insieme portano per primi i Beatles nella radio italiana: all’epoca il quartetto di Liverpool, era considerato inadatto alla divulgazione.
La televisione e l’Orchestra Italiana
Arbore è noto per essere un uomo ironico, talentuoso e appassionato di jazz,è stato residente dell’Umbria Jazz festival e ha formato un gruppo di musicisti per dare lustro a questo tipo di musica. Ha scoperto talenti come Nino Frassica, Roberto Benigni, Michele Mirabella e Milly Calrucci (e tantissimi altri), un po’ come Baudo ha contibuito alla qualità del panorama televisivo italiano in moltissimi modi.
Gli anni 80 lo hanno visto protagonista, grazie a trasmissioni come “Indietro tutta” e “Quelli della notte”: trasmissioni cult che andavano in onda in quella che allora era la seconda serata (più o meno metà della prima di oggi) in cui il nonsense era il protagonista. Generatore sano di risate insieme ad un cast unico ed inimitabile, Arbore è anche ambasciatore della musica napoletana nel mondo.Nel 1991 forma l’Orchestra Italiana, con cui suona e canta e gira il mondo onorando la meravigliosa canzone napoletana.
Poliedrico e creativo
Uomo poliedrico, dice di sé stesso di essere fra gli ispiratori di “Tu vuò fa l’americano” di Renato Carosone, perché andava in giro per Napoli vestito all’americana, e calcolate che siamo intorno agli 50 e 60 per cui non era assolutamente una cosa abituale. Altra curiosità: è stato il primo a portare i jeans a Foggia.
Una cosa che incuriosisce di Arbore, oltre il suo talento dalle mille sfaccettature, è il coraggio nel lanciarsi: si è cimentato in tantissime cose differenti, tutte con l’arte alla base, ma diverse fra loro. E allora forse chi è più giovane dovrebbe imparare a superare le paure, a guardare oltre i limiti e lanciarsi nella propria realizzazione. Forse oggi manca questo, la porspettiva di farcela, il vedersi vincenti e capaci. Anche figure come Arbore hanno avuto momenti bui, non tutto gli è sempre andato bene e sicuramente ha faticato moltissimo per arrivare al livello in cui si trova, ma il punto fondamentale è che si è lasciato andare, ha creduto in sé stesso e ha esplorato vari campi della creatività.
Vita privata di Renzo Arbore
Per molti anni è stato single convinto, con nessuna intenzione di “mettere la testa a posto”.
Sono sostanzialmente due le realazioni importanti della sua vita: una con Mara Venier, con la quale condivide la triste perdita di un figlio; e l’altra con Mariangela Melato con cui è stato fino alla morte dell’attrice, dopo anni di separazione.
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